Intelligenza artificiale, Internet delle cose, Reti e Blockchain: le sfide hi-tech per le imprese del futuro

Il multicloud e le blockchain private, l’intelligenza artificiale e internet delle cose (IOT), ma anche nuove reti e nuovi data center per adeguarsi alle nuove normative su privacy e sovranità dei dati. Il 2018 sarà per le imprese un anno carico di novità sul fronte dell’Information Technology.

Equinix, azienda quotata al Nasdaq leader nel settore, ha individuato 8 tendenze che domineranno i prossimi mesi, previsioni elaborate grazie agli oltre 9.500 clienti che ogni giorno si rivolgono a lei per soddisfare le loro esigenze e alla sua posizione privilegiata quale crocevia di interconnessione tra provider di reti, fornitori di cloud e imprese.

#1: Le reti blockchain private prendono terreno e si moltiplicano – La blockchain pubblica al centro di varie criptovalute è molto diversa dalla blockchain privata che conquisterà sempre più aziende nel 2018. La differenza fondamentale sta nel fatto che le reti blockchain private sono “autorizzate” (permissioned), quindi hanno una gestione più sicura delle identità digitali e maggiori livelli di affidabilità. Secondo Gartner, «tra i due tipi di blockchain – registri pubblici senza autorizzazione e registri pubblici autorizzati – le imprese dovrebbero propendere per la seconda opzione. Nei registri pubblici autorizzati, i controlli di accesso sono detenuti/gestiti in base a regole precise, ma consentono comunque di creare una comunità».

#2: Le applicazioni di intelligenza artificiale diventano popolari – La tecnologia dell’intelligenza artificiale (IA) esiste da sei decenni, ma solo adesso sta diventano veramente popolare. Perché? L’avvento di big data, processori focalizzati sull’IA e algoritmi di deep-learning ha permesso all’intelligenza artificiale di rendere possibile lo sviluppo di case, fabbriche e automobili intelligenti, che stanno riscuotendo un grande successo. Nel settembre 2017, IDC ha previsto che i ricavi mondiali per sistemi cognitivi e di intelligenza artificiale nel 2017 avrebbero raggiunto i 12 miliardi di dollari, e sono destinati a diventare ancora più popolari nel 2018.

#3: Le app basate sull’Internet delle cose accelerano lo spostamento informatico verso il confine digitale – Gartner prevede che nel 2017 saranno in uso in tutto il mondo 8,4 miliardi di oggetti connessi, con una crescita del 31 per cento rispetto al 2016, e che questi raggiungeranno i 20,4 miliardi entro il 2020. Nel 2018, con il moltiplicarsi di tali dispositivi, le esigenze di elaborazione dati che sono al cuore dell’Internet delle cose (Internet of Things, o IoT) si sposteranno sempre più verso il confine digitale. Le aziende stanno già spostando grandi quantità di dati provenienti da dispositivi IoT più vicino ai punti in cui avvengono l’elaborazione cloud e l’analisi statistica alla periferia. Ma collocare l’interconnessione alla periferia permetterà inoltre di risparmiare sui costi di rete, in quanto le aziende filtrano volumi di dati IoT inutili vicino alla sorgente al fine di ottenere un accesso più rapido alle preziose informazioni richieste dalle innovazioni abilitate dall’IoT, come gli ospedali intelligenti. E in un numero crescente di regioni, i dati devono essere elaborati alla periferia per rispettare i requisiti in materia di residenza dei dati.

#4: Emergerà una nuova architettura per i sistemi di cavi sottomarini – I cavi sottomarini sono una componente chiave di Internet, in quanto quasi tutto il traffico di dati globali passa attraverso di essi, e gli investimenti in nuovi cavi sono in aumento parallelamente alla massiccia crescita prevista per questo traffico. Secondo TeleGeography, i costi globali per la costruzione dei cavi sottomarini saranno superiori ai 2 miliardi di dollari nel 2018, per il terzo anno consecutivo, dopo non aver superato 1 miliardo di dollari dal 2012. Nel contesto di questo boom di costruzioni, assistiamo all’emergere di una nuova architettura in grado di ottimizzare i costi, migliorare l’agilità di implementazione e aumentare i benefici di interconnessione.

#5: Le tecnologie SDN/NFV trasformano le reti WAN – È in corso un cambiamento fondamentale per quanto riguarda l’accettazione delle tecnologie SDN (software-defined network) e NFV (network function virtualization) da parte delle imprese, e questo sta cambiando il modo in cui le grandi aziende architettano le loro reti WAN (wide area network) per migliorare i propri servizi di accesso al cloud. Questo cambiamento guadagnerà forza nel 2018. La più recente previsione di IDC sul mercato dei data center SDN in tutto il mondo nota che si espanderà a un tasso di crescita annuo composto del 25,4% tra il 2016 e il 2021, quando sarà pari a quasi 13,8 miliardi di dollari. Il mercato SDN sta crescendo rapidamente, ed Equinix è preparata per continuare a supportare questo cambiamento fondamentale.

#6: Le aziende cercano una piattaforma globale di data center per soddisfare i requisiti emergenti in materia di sovranità e revisione dei dati – Nel 2018 entreranno in vigore diversi importanti normative in materia di privacy dei dati, sicurezza e sovranità. L’applicazione del General Data Protection Regulation (GDPR) e simili leggi in materia di sovranità dei dati in tutto il mondo imporrà alle organizzazioni la necessità di avere data center in più regioni al fine di conservare i dati a livello locale. Leggi come il Consolidated Audit Trail (CAT) e la MiFID II in campo finanziario richiedono inoltre alle aziende di registrare le transazioni finanziarie a livello granulare. Questo, a sua volta, richiede che le organizzazioni dispongano di un sistema interno di timing finemente sincronizzato attraverso più data center. La presenza globale dei data center Equinix aiuta a soddisfare le esigenze in materia di residenza dei dati e fornisce servizi di timing coerenti in tutto il mondo.

#7: La tendenza al multicloud fa sì che le aziende abbiano bisogno di una piattaforma ibrida – Secondo Gartner, «la strategia multicloud diventerà la strategia comune per il 70% delle imprese entro il 2019, contro meno del 10% di oggi». Un sondaggio IDC di due anni fa lasciava emergere una percentuale ancora più alta – e in un lasso di tempo più corto – in quanto l’86% degli intervistati indicavano che avrebbero avuto bisogno di una strategia multicloud entro il 2017 per raggiungere i loro obiettivi futuri di business. Dal momento che il multicloud si afferma, le imprese hanno il bisogno crescente di portare la loro gestione sotto controllo su una piattaforma IT ibrida.

#8: Le strategie basate sulle piattaforme di trasformazione digitale (DX) proliferano nelle imprese – IDC descrive le piattaforme di trasformazione digitale (DX) come volte a consentire la «rapida creazione di prodotti digitali, servizi ed esperienze rivolte verso l’esterno, modernizzando al tempo stesso aggressivamente l’ambiente ‘intelligent core’». E ha previsto che entro il 2020, il 60 per cento di tutte le imprese adotterà una strategia basata su una piattaforma di trasformazione digitale a livello aziendale. Per accelerare questo cambiamento, osserviamo che nel 2018 le aziende operanti nel settore delle piattaforme DX investiranno maggiormente in interfacce di programmazione delle applicazioni (API) aperte e portali di sviluppo per clienti/partner. Una piattaforma DX abilitata mediante API e rivolta verso l’esterno accelera lo sviluppo e l’integrazione dei servizi digitali e permette strumenti più intelligenti per l’orchestrazione e l’automazione IT. Tutto questo, promuove inoltre l’innovazione e una più veloce immissione sul mercato di nuove soluzioni. Sulle piattaforme DX, le aziende possono collaborare all’interno di ecosistemi costituiti da clienti interconnessi, provider di servizi e partner commerciali.

Giuseppe Turani
Informazioni su Giuseppe Turani 56 Articoli
Giornalista economico e Direttore di "Uomini & Business". E' stato vice direttore de L'Espresso e di Affari e Finanza, supplemento economico de La Repubblica. Dal 1990 al 1992 è editorialista del Corriere della Sera, del mensile Capital e dei settimanali L'Europeo e Il Mondo. Ha scritto 32 libri.

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