Quando una Campagna di Brand diventa la Campagna di Russia

Chiudete pure la finestra di Google Maps o di Wikipedia. “Brand” non è stata teatro di alcuna campagna militare significativa né nella prima guerra mondiale né in altri conflitti.

Vi siete mai chiesti perché si parla della campagna di Russia e allo stesso tempo della campagna pubblicitaria?

E’ vero che di parole con doppi significati spesso profondamente diversi ne esistono molte… magari è vero che non si può usare la psicolinguistica in ogni istante per trovare un collegamento o un’interpretazione a questa concomitanza d’uso tra la pubblicità e il mondo militare ma indubbiamente la cosa può risultare curiosa o comunque far pensare!

Perché i parallelismi non sono poi così pochi e così banali:

– una campagna militare è altamente pianificata in ogni dettaglio e così lo è una campagna pubblicitaria ben strutturata (o almeno… entrambi dovrebbero esserlo per avere successo)

– una campagna militare prevede il dispiego di numerose e diverse risorse, una campagna pubblicitaria coinvolge competenze di varie provenienza

– una campagna militare viene calendarizzata e bum…. Inizia all’ora x del giorno y, una campagna pubblicitaria “esce” al pubblico in un momento altrettanto previsto e programmato

– nella campagna militare ci sono colonnelli e generali, soldati, marconisti, ecc. ecc., la campagna pubblicitaria ha i suoi direttori artistici, i suoi copy, i suoi creativi, ecc. ecc. … Una vera “truppa” di esperti con vari ruoli!

– la campagna militare punta ad un obiettivo strategico da conquistare o distruggere, la campagna pubblicitaria ha un target mirato da coinvolgere o un concorrente da scalzare

e potremmo andare avanti sulla stessa scia con molti paralleli.

E se poi vi nomino il viral marketing, che minaccia di “infettarci” tutti?

O se pensiamo di fare un po’ di guerrilla marketing per la campagna teasing?
Saran solo parole o il riflesso di un nuovo modo di “combattere” e confrontarci armati di mouse e Creative Suite?

Informazioni su Elena Ianeselli 1 Articolo
Nasco professionalmente nel 2000 come ingegnere gestionale che sceglie l’ambito della comunicazione e marketing come settore di attività. Dal 2003 opero come consulente su tematiche di comunicazione d’impresa per lo sviluppo di piani e attività di marketing, sintetizzando nel mio “nome commerciale” Brain Emotion la mia filosofia professionale. Da alcuni anni mi occupo inoltre di formazione sia in ambito aziendale che universitario per diffondere la cultura della comunicazione come valore essenziale di crescita e sviluppo personale ed economico. Per contattarmi direttamente: elena.ianeselli@brainemotion.it

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