Patrimonio artistico, ritornano i mecenati

La cultura italiana è oggi più che mai legata al concetto di mecenatismo. Così come ai tempi della famiglia Medici, il ruolo del privato diviene fondamentale oggi per la promozione della conoscenza e la tutela dei beni storici ed artistici.

Grandi esempi sono all’attenzione generale: il restauro del Colosseo avviato dalla famiglia Della Valle, la holding dell’imprenditore Renzo Rosso impegnata con il Ponte di Rialto, Herculaneum Museum per gli scavi di Ercolano.

La Fondazione Trussardi proprio in questi giorni ha visto la sua Presidente intervenire suggerendo un nuovo modo di fare mecenatismo: il connubio tra privato e pubblico. Immaginare dunque grandi spazi pubblici per la promozione del privato (e dunque un intervento di quest’ultimo per il restauro della res pubblica) appare la strada più semplice. In Sicilia la Regione ha puntato con grande convinzione sul coinvolgimento dei privati , facendo appello non soltanto alle grandi realtà ma anche a piccole e medie imprese. Un censimento recente mostra come in Trinacria esistano oltre 7000 opere a rischio erosioni. I limiti imposti dalla spending review impongono dunque un intervento di massa del settore privato. Anche in questo caso il ruolo del pubblico è fondamentale, non soltanto nel controllo e salvaguardia degli interventi, ma soprattutto nella canalizzazione degli investimenti.

Ricordiamo che in Italia la legge 35/2012 è uno strumento disposto ad hoc per il coinvolgimento delle imprese e dei privati. L’esempio più interessante in ambito europeo è probabilmente quello inglese. Basti pensare alla Society for the Protection of Ancient Buildings , creata nel 1877 da William Morris per la protezione e il recupero dei monumenti di interesse storico e archeologico, iniziativa che diede vita alle prime forme di catalogazione dei beni divenute poi il fondamento degli interventi di tutela contenuti nella legislazione successiva. In Italia l’attività del Landmark Trust ha interessato quattro edifici di interesse storico architettonico ed artistico: Casa Guidi a Firenze, la Keats and Shelly House situata in Piazza di Spagna a Roma, Villa Saraceno progettata da Andrea Palladio (1508-1580) in provincia di Vicenza e il monastero di Sant’Antonio a Tivoli.

Il ruolo del privato nell’ambito della promozione della cultura e della conservazione dei beni storici è oggi dunque prioritario. Adeguate politiche di incentivo fiscale potranno di fatto ancor di più spronare le imprese ed i mecenati del nuovo millennio verso il sostegno al bene pubblico. Prioritario in tal senso appare il ruolo di coordinamento di Regioni, Provincie e Comuni e ciò non soltanto nella fase di scouting delle risorse ma anche di coordinamento e controllo degli interventi.

Eugenio Ferrari
Informazioni su Eugenio Ferrari 3 Articoli
Presidente di ASSORETIPMI, associazione che punta a divulgare e diffondere la cultura e la creazione delle Reti d’Impresa in Italia e all'estero.

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