Martin Margiela, il fantasma della Moda contemporanea

È ormai passato quasi un mese dal giro infernale e lunghissimo delle fashion week mondiali. Il lasso di tempo è sufficiente per trarre le somme con freddezza e lucidità, sottraendosi all’incalzare degli eventi scintillanti e glamourosi, al moltiplicarsi fiammeggiante di show e di proposte. A voler essere severi, non è che in giro si sia visto nulla di particolarmente innovativo, sorprendente, entusiasmante.

Ormai stilisti e direttori creativi sono inseriti in diaboliche catene di montaggio che obbediscono a ritmi del tutto alieni al ciclo autentico della creatività. Devono scodellare collezioni a ripetizione – sfilata, pre, main, capsule varie, progetti speciali – arrivando a disegnare un numero esorbitante di vestiti ogni anno.

Chiedersi chi mai li indosserà é lecito, constatare la creazione con il pilota automatico è naturale. Senza considerare naturalmente il fatto che ci sono trendsetter e seguaci, e che i trendsetter che vendono parecchio – Gucci, ad esempio – creano orde di seguaci, con il risultato che quel che si vede in giro è a conti fatti tutto uguale.

Non è un caso che in questo mare di ripetizioni e ovvietà, la sorpresa della stagione è in qualche modo storica: la mostra su Martin Margiela al Palais Galliera di Parigi. L’esibizione, curata da Alexandre Samson con lo stesso Margiela – il fantasma della moda contemporanea, del quale non esiste alcuna foto ufficiale – si concentra sugli anni 1989-2009, ovvero il ventennio durante il quale il buon Martin è stato attivo, prima di ritirarsi.

La Maison, passata alla holding Only The Brave, è adesso diretta da John Galliano, e ha preso una piega magnifica, ma del tutto diversa. Ebbene, a osservar gli abiti di Martin nelle teche, e a vedere i video dei suoi show che hanno sovvertito tutte le regole, quel che emerge è non solo la modernità senza tempo di un approccio che ha quasi trent’anni, ma anche la validità delle idee – dal tailoring piatto alle megaspalle – attraverso cui quell’approccio si è espresso.

Idee, infatti, che tutti continuano ad omaggiare e copiare. Fare l’elenco sarebbe inutile: è l’intero fashion system. Martin, certamente, se la ride, invisibile più che mai, vincitore vero della stagione.

Informazioni su Albertina Marzotto 81 Articoli
Esperta di moda e giornalista di costume. Ex Product Manager del Gruppo Marzotto. Autrice del libro "L'abito fa il monaco?" edito da Mondadori.

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